Lo stato di flow, chiamato in italiano anche “flusso” o “esperienza ottimale“, è un particolare stato mentale che porta all’immersione totale in una determinata attività, che viene svolta senza alcuno sforzo.
Una condizione, quindi, che può risultare molto utile nel lavoro e nello studio, come nel caso dell’apprendimento delle lingue.
Si tratta di un concetto molto popolare, introdotto nel 1975 dallo psicologo ungherese Mihály Csíkszentmihályi (fortunatamente lo devo scrivere e non pronunciare, ndr), di cui parla anche un video YouTube della serie TED-Ed intitolato “How to enter flow state“, che potete trovare in fondo all’articolo.
In apertura, il video ci tranquillizza subito: abbiamo tutti la capacità di raggiungere lo stato di flow.
E questa è una buona notizia, perché, chi lo sperimenta frequentemente, mostra livelli più elevati in termini di emozioni e creatività, oltre a una maggiore soddisfazione.
I ricercatori lo associano anche a risultati migliori in materia di produttività, apprendimento e traguardi scolastici.
Ma cos’è esattamente lo stato di flow? E come lo possiamo raggiungere nella vita quotidiana?
Cos’è lo stato di flow
Come spiega “How to enter flow state”, lo stato di flow non riguarda esclusivamente la concentrazione o l’attenzione.
Gli psicologi arrivano a definirlo uno “stato alterato della coscienza“, con molte caratteristiche peculiari:
- quando è in corso, il livello di coinvolgimento nell’attività che si sta svolgendo è talmente elevato da far perdere la cognizione del tempo
- chi lo sperimenta non si distrae facilmente e, contrariamente a quanto avviene con la procrastinazione, ha difficoltà a interrompere ciò che sta facendo;
- riduce le preoccupazioni e i giudizi verso se stessi, favorendo invece la creatività
- durante lo stato di flow, alcune persone sperimentano un senso di armonia con ciò che stanno svolgendo, il che porta a picchi nelle prestazioni
Cosa dice la scienza
Esami di brain imaging hanno evidenziato che lo stato di flow è accompagnato da un cambiamento nell’attività neuronale, in particolare nelle aree legate all’attenzione, all’autoconsapevolezza e all’autocoscienza.
La scienza, tuttavia, non ha ancora compreso del tutto questo particolare stato mentale: ad esempio, le differenze che si verificano nel cervello durante lo stato di flow rispetto ad altre attività come la meditazione, o se durante le attività fisiche, come lo sport, si raggiunga lo stesso livello di immersione rispetto alle attività mentali, oppure perché alcune attività favoriscano il flow più di altre.
Una cosa sembra essere certa: lo stato di flow è più efficace durante attività caratterizzate da una forte motivazione, associate a un significato, a uno scopo o a una sensazione positiva.
Può essere raggiunto durante lo svolgimento di un hobby, ma anche di un incarico stimolante al lavoro, o nello studio di argomenti di interesse e persino quando si portano a termine delle incombenze che però danno soddisfazione.
Sembra, invece, che sia più difficile trovare il flow in attività che vengono svolte unicamente per dovere, non per scelta.
Secondo altri studi, lo stato di flow sarebbe legato al raggiungimento di un equilibrio tra le competenze richieste da una determinata attività e il livello di difficoltà: se il compito è troppo semplice, può distrarre o annoiare; se è troppo difficile, può scoraggiare.
Per altri studi, invece, è importante avere obiettivi chiari e poter valutare i progressi raggiunti lungo il percorso.
Come favorire lo stato di flow
Il video TED-Ed si conclude con alcuni consigli per favorire e migliorare lo stato di flow:
- trovare un luogo tranquillo, privo di rumori o dispositivi che possono distrarre
- suddividere il compito in componenti più piccole e specifiche, semplici da valutare e da cui poter imparare
- definire obiettivi finali chiari, impegnativi, ma non frustranti: se l’obiettivo finale è tedioso, meglio aggiungere un elemento di complessità
- evitare di concentrarsi troppo sul raggiungimento dello stato di flow, per evitare di ostacolarlo
Conclusioni
Lo stato di flow è una particolare condizione che può aiutare a completare compiti complessi o a raggiungere traguardi importanti.
Anche nello studio delle lingue, può dimostrarsi un alleato prezioso.
Seguendo i suggerimenti forniti dal video TED-Ed possiamo favorire uno stato mentale in grado di aiutarci a massimizzare il tempo dedicato a una determinata lingua.
Ma è anche importante svolgere le attività giuste!
Per prima cosa, è indispensabile utilizzare il metodo di apprendimento più adatto, come l’Ultralearning, di cui ho parlato qui.
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Ecco alcuni spunti utili:
- Contenuti audio: perché sono utili per l’apprendimento delle lingue (e consigli di ascolto)
- I vantaggi di YouTube per l’apprendimento delle lingue
- 3 tecniche per studiare in modo efficace
- Listening: strategie per migliorare l’apprendimento delle lingue
Buono studio! (in stato di flow)
Foto di copertina: Photo by Ivan Samkov on Pexels.com
Sono l’autore del sito; lavoro come traduttore professionista dall’inglese e dal francese e in questi articoli ti parlo della mia passione per le lingue straniere e condivido con te suggerimenti e idee per migliorare le tue competenze linguistiche.
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