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Imparare le lingue attraverso le storie

Una delle difficoltà maggiori dell’apprendimento delle lingue straniere è legata allo scarso interesse suscitato dalle attività normalmente proposte dai corsi tradizionali.

Nella maggior parte dei casi, infatti, si tratta di rivisitazioni di metodi utilizzati da decenni nelle scuole: noiose regole di grammatica, dialoghi fasulli che non ricreano situazioni reali, elenchi di parole da memorizzare e altre soluzioni che non contribuiscono di certo a renderci poliglotti.

Lo sanno bene schiere di liceali che, per anni, hanno studiato l’inglese per poi non riuscire nemmeno a ordinare un caffè all’estero.

Tuttavia, l’interesse delle persone per lapprendimento delle lingue è sempre alto e, spesso, mi vengono chiesti suggerimenti sui metodi più efficaci da utilizzare.

Per lavoro e per piacere, tengo aggiornate e cerco di migliorare ogni giorno le mie lingue di lavoro (l’inglese e il francese): per me, è fondamentale che l’apprendimento sia divertente e coinvolgente, altrimenti – conoscendomi – so che non riuscirei a tenere fede ai miei buoni propositi quotidiani 😉

La verità, però, è che non esistono soluzioni univoche, che possano andare bene per tutti.

green leafed plant beside books and mug
Photo by Lum3n on Pexels.com

Il potere delle storie

Personalmente, penso che la strategia migliore sia quella di imparare le lingue attraverso le storie: libri, film, serie, podcast, ecc.

Non male vero? 😉

Sembra un sogno, ma non sono l’unico a pensarla così: anche il poliglotta Olly Richards promuove un metodo di apprendimento delle lingue straniere basato proprio sulle storie.

Come racconta in un video sul suo canale YouTube, Olly spiega come questa modalità di acquisizione sia composta da tre fasi:

  • immersione nella lingua (attraverso l’esposizione alle storie)
  • apprendimento (ciò che effettivamente viene appreso dalle storie)
  • attivazione (l’applicazione pratica di quanto appreso)

Il vantaggio di questo metodo è che, grazie alle storie, la lingua viene memorizzata e assimilata in modo molto più efficace.

Come sanno bene gli esperti di marketing, lo storytelling è un ottimo modo per attirare l’attenzione delle persone e fissare i concetti nella memoria.

Penso che questo metodo sia molto utile, perché consente di apprendere mediante una modalità che è più passiva, quindi meno faticosa, ma indubbiamente efficace, perché permette di entrare in contatto con materiale autentico, utile e, al tempo stesso, piacevole.

Per quanto riguarda il tipo di storie, personalmente prediligo la lettura di saggi o manuali ma, soprattutto, guardare film e serie, video di YouTube o ascoltare podcast.

Conclusioni

Imparare le lingue attraverso le storie è un ottimo modo per migliorare le proprie competenze linguistiche, migliorando al contempo il listening, lo speaking, o il reading. Olly Richards suggerisce di farlo fin dall’inizio; lui, ad esempio, ha utilizzato questo metodo per studiare l’italiano da zero.

Penso, però, che il massimo risultato si ottenga a partire dal livello intermedio, perché, oltre all’apprendimento, si ha la possibilità di fruire i contenuti con il massimo piacere.

A quel punto, infatti, non è nemmeno più apprendimento, ma vero e proprio intrattenimento!

Buon divertimento… ehm, buono studio! 😉

Alcuni suggerimenti per lo studio delle lingue:

Foto di copertina: Photo by cottonbro on Pexels.com


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