Lo studio di una nuova lingua è un obiettivo che compare spesso nell’elenco dei buoni propositi per il nuovo anno.
Per molte persone, però, iniziare a studiare una lingua si dimostra un’attività molto impegnativa che, a fine gennaio, è già stata abbandonata con un misto di rammarico e risentimento.
In realtà, come molte cose nella vita, è meno difficile di quanto sembri, ma richiede il tempo necessario e l’utilizzo di un metodo efficace.
Anche se nulla può sostituire la giusta dose di impegno, alcune azioni possono favorire e accelerare il processo di apprendimento di una lingua.
L’ispirazione per questo articolo mi è venuta da un post di Fluentu, in cui si suggeriscono numerose attività per iniziare a studiare una lingua.
Per evitare di sovraccaricarsi troppo fin dall’inizio, ho pensato di suggerire quelle che, a mio parere, sono cinque tra le attività più efficaci (più un bonus finale).
Il modo migliore di iniziare a studiare una lingua
1) Definire obiettivi legati allo studio della lingua
Di fronte alla sola idea di inizare a studiare una lingua, molte perone si sentono sopraffatte, pensando all’impegno che le attende prima di raggiungere un livello adeguato.
A mio parere, l’azione in grado, più di ogni altra, di predire la possibilità di realizzare i propri obiettivi – di qualunque tipo – è la definizione di obiettivi chiari e importanti.
Definire obiettivi precisi aumenta le probabilità di raggiungere i risultati desiderati, migliora il focus e riduce lo stress legato a tutti gli aspetti del processo di apprendimento.
E questo non vale solo per l’obiettivo finale: per avere la giusta motivazione ogni giorno, è bene individuare anche sotto obiettivi settimanali o mensili.
Devono essere obiettivi che spingono ad agire, ma non troppo impegnativi o irrealistici, altrimenti produrranno l’effetto contrario di scoraggiare.
Devono, inoltre, essere tangibili (ad es. “imparare 30 parole a settimana legate al mondo della cucina“).
Una volta individuati, è utile scriverli e posizionarli in modo da essere facilmente visibili.
2) Utilizzare le flashcard
Non dobbiamo mai dimenticare che le lingue sono strumenti di comunicazione.
Per sostenere una conversazione, serve un vocabolario di circa 1.000-3.000 termini: all’inizio, quindi, è preferibile concentrarsi sulle parole e frasi più utili.
Per favorire la memorizzazione, è utile ricorrere alle tecniche di memorizzazione efficaci, come le flashcard, ovvero schede dove, su un lato, è riportata una parola o una frase nella lingua che si sta studiando e, nell’altra, la relativa traduzione nella propria lingua (o un’altra).
Possono essere create manualmente su schede cartacee, oppure digitalmente attraverso software che, in più, hanno il vantaggio di sfruttare i benefici della ripetizione dilazionata (spaced repetition system, SRS), una tecnica di memorizzazione basata sulla ripetizione di informazioni a distanza di tempo per migliorarne il ricordo.
Il sistema è efficace perché definisce in maniera efficiente quante volte e dopo quanto tempo ripeterle, due parametri fondamentali per far passare le informazioni dalla memoria a breve termine alla memoria a lungo termine.
È dimostrato, infatti, che la memorizzazione di una informazione a lungo termine è più efficace quando l’informazione stessa viene ripetuta poche volte su tempi lunghi, anziché molte volte su tempi brevi.
Per sfruttare al massimo il potere delle flashcard, si consiglia di:
- usare flashcard elettroniche (come Anki), che consentono di portare con sé nel telefono tante card e di utilizzare quelle già create da altri
- cercare di indovinare il significato della parola o frase, anche quando non si conosce o non si ricorda, senza passare subito alla risposta
- inizialmente, partire dalla parola nuova e cercare di indovinare la traduzione nella propria lingua, poi partire dalla parola nella propria lingua e cercare di indovinare la traduzione
3) Studiare in modo intelligente
Oltre alle flashcard, possono essere utilizzate altre soluzioni efficaci per favorire la memorizzazione di nuove parole:
- visualizzare e pronunciare ad alta voce: visualizzare la parola che si sta imparando, pensare all’immagine di ciò che rappresenta e pronunciare la parola ad alta voce
- gesti: il cervello impara meglio quando, durante l’apprendimento, si ricorre ad azioni fisiche, come mimare l’azione legata a una determinata parola
- parlare mentre si legge o scrive: leggere a voce alta nella lingua di destinazione, cercando di imitare l’accento, aiuta a ricordare più velocemente; l’obiettivo dello studio di una lingua è di arrivare a parlarla, quindi questo passo è importante!
- imparare per associazione: inventare una frase con la nuova parola che si sta studiando, associandola a una parola nella propria lingua madre che ha un suono simile
4) Guardare film e usare i sottotitoli
Utilizzare film e serie TV è il metodo che prediligo e che utilizzo di più, anche se diventa particolarmente piacevole a partire dal livello intermedio. 😉
Quando lo studio attivo inizia a stancare, può essere utile passare all’apprendimento passivo, optando per un input comprensibile.
Per input comprensibile si intende il materiale nella lingua di studio che risulta comprensibile, ma che è ancora leggermente al di sopra del proprio livello, perché non si conoscono alcuni termini o concetti grammaticali.
In questo caso, per rendere lo studio piacevole, è importante scegliere risorse per le quali si ha un interesse reale.
Studiare grazie a film e serie TV può sembrare una perdita di tempo, ma, in realtà, le piattafrome come Netflix sono un’ottima fonte per trovare risorse per l’apprendimento delle lingue.
Grazie a tutti i modi di dire, alle frasi tipiche delle conversazioni e al vocabolario essenziale, favoriranno anche un’immersione nella cultura della lingua studiata.
Per massimizzare il potenziale di apprendimento, è importante seguire alcune fasi:
- Innanzitutto, guardare il film o una scena leggendo i sottotitoli; se una parola non è chiara, annotarla con il relativo significato
- Pronunciare le parole cercando di riprodurre l’accento corretto; se possibile, utilizzarle per creare frasi utili nella propria quotidianità, in modo da capire come impiegarle in situazioni diverse
- guardare nuovamente il film o la scena senza i sottotitoli; è importante capire il più possibile il discorso, per portare la comprensione e la fluidità dell’ascolto a un livello superiore
5) Valutare la possibilità di ricorrere a un tutor
Sebbene siano disponibili tantissime risorse e opzioni gratuite per l’apprendimento delle lingue, per ottenere i massimi risultati può essere utile investire in un tutor.
Può trattarsi di lezioni in presenza o, grazie alla rete, di soluzioni online, che consentono di arrivare a madrelingua in tutto il mondo.
Inoltre, se possibile, è bene partire da un colloquio conoscitivo con i potenziali tutor: è importante scegliere la persona più adatta alle proprie esigenze, in termini di budget, orari e risultati che si intendono raggiungere.
Scegliendo di investire in un apprendimento professionale e di alta qualità, si avranno maggiori possibilità di imparare la lingua in modo rapido ed efficace.
Ammetto di essere un po’ di parte in questo punto… 😉
Infatti, se studi l’italiano e cerchi un tutor per la conversazione, ti posso aiutare!
Consiglio bonus
Chi studia le lingue si domanda spesso se la grammatica sia l’aspetto più importante e quale ruolo dovrebbe avere nel processo di apprendimento.
Nel suo libro del 2015 “Uncovering Grammar“, l’accademico Scott Thornbury suggerisce di utilizzare la grammatica all’inizio del percorso di studio, per poi passare al vocabolario e alla conversazione.
Tuttavia, come sottolinea anche Thornbury, concentrandosi sulla grammatica si saprà come parlare, ma non si avrà a disposizione un vocabolario sufficiente per farlo.
Ma è anche vero, però, che facendo il contrario si avrà a disposizione il vocabolario, ma non si saprà come parlare correttamente.
Come si risolve questo dubbio amletico?
Sia il vocabolario che la grammatica sono importanti e, per raggiungere un livello avanzato, andranno appresi entrambi in modo estensivo.
Tuttavia, per progredire rapidamente, soprattutto all’inizio, il mio consiglio è quello di concentrarsi sull’acquisizione di nuove parole, perché sono queste ad aiutare maggiormente a comunicare e a farlo nel minor tempo.
La grammatica può diventare un riferimento utile per chiarire aspetti complessi o risalire alle regole e potrà essere approfondita in un secondo momento.
So che è un tema molto dibattuto nella comunità dei linguisti, ma credo sia sufficiente pensare ai risultati ottenuti con l’apprendimento scolastico delle lingue, basato in modo preponderante sulla grammatica, per capire quale orientamento sia più efficace… 😉
Conclusioni
L’apprendimento delle lingue richiede impegno e sacrifici, ma è possibile ottenere risultati tangibili in tempi più brevi grazie ad alcuni accorgimenti.
Tra questi, la definizione di obiettivi chiari, la scelta di tecniche efficaci e il ricorso agli strumenti offerti dalla rete.
Senza dimenticare che l’apprendimento delle lingue è un’attività in grado di regalare grandi soddisfazioni e, con le risorse giuste, anche molto divertente.
Copertina: Photo by Tranmautritam on Pexels.com
Sono l’autore del sito; lavoro come traduttore professionista dall’inglese e dal francese e in questi articoli ti parlo della mia passione per le lingue straniere e condivido con te suggerimenti e idee per migliorare le tue competenze linguistiche.
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